Sinossi

«Le sezioni del libro si assestano in due zone: quella dei fondamenti di formazione, il terreno mosso e ondoso delle origini, e la storia-memoria, il grande schermo, a tratti già freddamente postumo, della scrittura e delle triplici scritture, di continua ridefinizione autobiografica, rievocazione memorialistica e ricostruzione storiografica. Da ultimo il libro di Salek svolta sul labirinto della vita prezzoliniana, nella sua fase di estrema involuzione biologica e di epilogo, sul rendiconto diaristico, in cuil’amore dato e ricevuto e un ismo universale, senza barlumi di futuro, si alternano in prossimità della fine. Il computo sembra essere contraddittorio.A bilanci in positivo si succedono frasi lancinanti e catastrofiche, da mettere soprattutto sul conto del corpo, teca disfatta di un pensiero ancora ben vigile e sano, il corpo che perde potenza e non ce la fa più a sostenere i ritmi sempre elevatissimi della mente». dall’Introduzione di Marino Biondi

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