Sinossi

Lo studio che qui si pubblica per la prima volta vide la luce nel 1913, a breve distanza dalla nascita della Theaterwissenschaft che attraverso numerose pubblicazioni volle sancire l’autonomia del versante spettacolare dell’evento teatrale rispetto alla letteratura drammatica, conferendo dignità di disciplina scientifica alla storia del teatro.La ricognizione di Diebold fornisce uno schema molto dettagliato dei ruoli esistenti in Germania nel Settecento. Sulla base di importanti premesse teoriche e metodologiche l’autore svolge una scrupolosa indagine intorno al teatro materiale: contratti, programmi, recensioni costituiscono le ricchissime fonti su cui si fondano le sue riflessioni. Il periodo d’indagine non è certo casuale: la seconda metà del Settecento infatti, oltre che la nascita della drammaturgia nazionale in Germania, vede l’esistenza di compagnie stabili legate all’istituzione degli Hoftheater. È il periodo in cui si fa sentire l’influenza di Shakespeare, con conseguenze sulla ripartizione dei ruoli che proliferano in diversificazioni a volte sorprendenti.Lo schema proposto da Diebold è quello di un sistema a variabili, dove la combinazione tra talento attorico, doti fisiche e caratteristiche del personaggio è soggetta a sempre nuovi intrecci; un sistema “aperto” che, se da un lato testimonia la vitalità del teatro regolato dai ruoli, dall’altro lascia intravedere le prime aspirazioni protoregistiche.