Sinossi

Per l’Edizione Nazionale delle Opere di Dante Alighieri, a cura della Società Dantesca Italiana, ecco finalmente l’edizione delle Rime a cura di Domenico De Robertis: 3 volumi in 5 tomi per un totale di oltre 2800 pagine.Il solo primo volume, in 2 tomi e un migliaio di pagine, comprende, dopo i necessari preliminari, la descrizione del materiale documentario (520 manoscritti, una decina di stampe antiche), risultato dell’esplorazione avviata sin dagli anni Cinquanta nelle biblioteche di tutto il mondo, e base della nuovaricognizione del testo delle rime.A questa è dedicata l’Introduzione, in 9 capitoli, che occupa per circa 1250 pagine i 2 tomi del secondo volume, con la classificazione degli oltre 150 testimoni del corpus delle canzoni (per tutto il 1º tomo), successivamente confrontato (cap. II) con la tradizione del testo del Convivio per le 3 canzoni in esso contenute.Il terzo volume comprende e ordina in base alle resultanze precedentemente esposte i testi danteschi o a Dante attribuibili e quelli dei suoi corrispondenti, più una breve serie d’attribuzione incerta: ciascuno sottoposto a specifica discussione, e con giustificazione delle scelte sia testuali, sia di collocazione sia formali; con dimostrazione della restituibilità a Dante di alcune rime sulla cui autenticità vi è sempre stata comprensibile diffidenza come per la canzone trilingue Ai faus ris, di cui si è fissata una lezione finalmente attendibile, o, su altro versante, col ripristino dell’originario dettato bolognese del celebre sonettodella Garisenda, la più antica attestazione di un componimento di Dante.Corredano l’opera numerosi indici, a cura del dottor Giuseppe Marrani, che costituiscono la rete di collegamento delle varie ricerche.

Autore

Dante Alighieri (Firenze, 1265 – Ravenna, 13 settembre 1321) è stato un poeta, scrittore e politico italiano. È considerato il primo e più grande poeta della lingua italiana e per questo definito "il sommo poeta", o "il vate" (ovvero "il profeta", anche se questo soprannome viene più spesso affibbiato al poeta Gabriele d'Annunzio). Per aver tenuto a battesimo l'utilizzo letterario della lingua volgare viene anche considerato "il padre della lingua italiana". La sua opera principale, la Divina Commedia, è il maggior poema della letteratura italiana ed è considerata uno dei capolavori della letteratura universale.Ebbe una vita per molti versi travagliata e morì in esilio.Il suo nome era, secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, un ipocorismo di "Durante": «Durante, olim vocatus Dante». Nei documenti, al nome di Dante può seguire il patronimico "Alagherii" o il gentilizio "de Alagheriis", mentre la variante "Alighieri" si afferma solo con l'avvento di Boccaccio.