Sinossi

Con testo inglese a fronte
Lo stile di Sharon Olds presenta delle affinità con il cinema per il suo passare da intensi primi piani a ampie carrellate che sembrano quasi ripercorrere la storia del genere umano: la poetessa ha il dono di vedere cose comuni da angolature inusuali e in questo sta forse la maggiore originalità e la potenza della sua scrittura. Una poesia che, nelle parole del critico Kenneth Lincoln, osa non essere poetica. Al centro di questi testi c'è il corpo che è una mappa, un linguaggio comune, e non è un corpo simbolico, metafisico, ma reale, tangibile, ed essere nel corpo significa essere nel mondo. La Olds ci spinge sempre, attraverso l'apparente monotonia delle descrizioni di ambienti o eventi espressi in una forma progressivamente più narrativa, di fronte a un'epifania dove la luce è abbagliante e terribile, o dolcissima, ma sempre estremamente potente.

Autore

Ha studiato alla Stanford University e alla Columbia University, le sue poesie sono state pubblicate su diverse ed importanti testate. La sua prima raccolta di poesie risale al 1980, pubblicata in Italia con il titolo Satana dice, tra le altre sue pubblicazioni Il padre (1992).

Nel corso della sua carriera ha collezionato diversi riconoscimenti. Nel 2013, per l'opera Stag's Leap, è stato insignito del Premio Pulitzer per la poesia.

Attualmente vive a New York ed insegna scrittura creativa alla New York University.