Sinossi

Un'opera che occupa un posto di importanza capitale non solo negli studi intorno all'Italia unitaria, ma nella storiografia italiana del Novecento: questo il giudizio di Rosario Romeo sull'Italia moderna di Gioacchino Volpe. Nata come ripresa della celebre Italia in cammino, che fu al centro di una polemica fra Volpe e Croce sul concetto di storia d'Italia, Italia moderna si sviluppò come un'opera del tutto nuova. In essa non c'è solo storia della politica e dello Stato né solo attenzione ai fenomeni collettivi, ma sforzo di capire le vicende nazionali in ogni aspetto, economico, sociale, culturale.Affresco di grande respiro e suggestione Italia moderna si articola in tre volumi: il primo copre il periodo compreso fra il 1815 e il 1898 e tratta della formazione dello Stato unitario; il secondo tratta gli anni che vanno dal 1898 al 1910 segnati dal superamento della crisi di fine secolo e da orientamenti nuovi in politica interna ed estera sotto l'impulso di personalità come Crispi e Giolitti; il terzo, infine, affronta il quinquennio 1910-1914 con particolare attenzione al ruolo dell'Italia in campo internazionale alla vigilia del primo conflitto mondiale.L'ampia introduzione di Francesco Perfetti ricostruisce, sulla base di materiale in gran parte inedito, la storia interna dell'opera e la colloca nel quadro della storiografia di Volpe.