Sinossi

La conclusione della guerra fredda e del mondo bipolare di Yalta ha reso obsoleti molti quadri di riferimento mentale. La sociologia della modernizzazione, la teoria della dipendenza, la teologia della liberazione e le strategie rivoluzionarie non sono più all'ordine del giorno; appaiono evidentemente inadeguate. Si sgretolano anche i paradigmi del neoliberismo ortodosso del "consenso di Washington", diffusi dall'inizio degli anni Novanta.L'obiettivo di questo libro è quello di proporre alcune chiavi di lettura e di prospettiva sull'America Latina, considerandola nella sua odierna realtà "globale". Mira a percepire le tendenze emergenti nello sviluppo, a partire dalla svolta storica degli anni 1989-1992, e i mutamenti decisivi dovuti alle ripercussioni dell'attentato terrorista dell'11 settembre; cerca di delineare gli interessi ideali e storici dell'America Latina, il suo possibile protagonismo nel quadro della globalizzazione, del nuovo ordine mondiale, della cattolicità e delle grandi battaglie nei primi decenni del XXI secolo. Poiché questo s'intreccia, come mai prima d'ora, con gli Stati Uniti in quanto "impero globale" ed egemonico, lo sguardo spazia sulla realtà e verso il destino dell'intero continente, senza peraltro trascurare l'Unione Europea e gli altri "mondi" che in tutto ciò sono fortemente implicati.

Autore

Guzmán M. Carriquiry Lecour (Montevideo, Uruguay 1944) risiede a Roma dal 1972, dove lavora da allora in Vaticano, al servizio della santa Sede. Primo laico cattolico ad essere nominato "capoufficio" da papa Paolo VI in uno dei ministeri del Governo universale della Chiesa cattolica e successivamente "sottosegretario" nella Santa Sede, durante il pontificato di papa Giovanni Paolo II, responsabilità che esercita attualmente, è autore di numerosi saggi e pubblicazioni sulla storia dell'America Latina e della sua realtà odierna.