

Questa è la vita vera di un ebreo nella Libia del secolo scorso: la sua infanzia poverissima in una Tripoli dagli esotici costumi, ma dove il fascismo detta legge; la giovinezza, che lo vede diventare ricchissimo commerciando nelle materie più eterogenee, tè e argento, carta e streptomicina; la guerra, durante la quale si trasforma in spia al servizio dei francesi e salva dai nazisti una famiglia di comunisti italiani condannati a morte; l'Aliah Bet, l'operazione grazie alla quale fa partire clandestinamente per la Palestina migliaia di giovani correligionari; la guerra per la nascita dello Stato d'Israele, alla quale partecipa nel 1948; il ritorno a Tripoli e l'addio definitivo al suo paese alla vigilia del golpe di Gheddafi… Ma non sarà finita, perché altre avventure, altra vita aspettano Arthur Journo, Don Giovanni impenitente, poi marito e padre fedele, il ribelle, come lui stesso si definisce in questa sua autobiografia. Come in un affresco affollato e disordinato si incontrano in questo libro di memorie, che spazia su circa ottant'anni di storia, i personaggi più diversi: generali e poliziotti, consiglieri del principe e ragazze della buona borghesia tripolina, corruttori e corrotti, suore, spie e tagliagole. Miriam Mafai
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