Questo volume è il risultato della selezione di tutte le informazioni relative allo spettacolo estrapolate dal carteggio Mediceo del Principato intestato al principe Giovan Carlo de’ Medici e da quello contemporaneo del suo segretario Desiderio Montemagni. L’indagine prende avvio dalle prime lettere del 1628 fino alle ultime del 1664, che, a distanza di un anno dalla morte del principe, ad esso comunque appartengono trattando questioni afferenti alla sua attività.Il secondogenito di Cosimo II, insieme ai fratelli minori Mattias e Leopoldo, fu al centro della vita spettacolare di Firenze gestendone gli intrecci multiformi: l’ormai maturo professionismo dei comici dell’Arte, il nuovo assetto del teatro semidilettantesco di accademia, la nuova organizzazione del mercato ruotante attorno al fenomeno del melodramma. Instancabile perno di un’incessante ramificazione di rapporti epistolari il principe, attraverso la sua autorità e attraverso la ben articolata interazione con i fratelli (non escluso il sovrano Ferdinando II in occasione degli affari di maggior peso), colloca la capitale del Granducato al centro della moderna società dello spettacolo, non solo per la ricchezza delle relazioni con i signori e gli impresari del tempo, ma ponendosi, insieme ai fratelli, come modello di una nuova società parimenti attenta alle prerogative del rango e al rispetto di una più moderna dinamica sociale.Preceduto da uno studio che apre nuove prospettive alla ricerca pluridisciplinare, il volume contiene 1095 lettere (trascritte in forma antologica con la selezione di notizie pertinenti e organizzate in sequenza cronologica), corredate di complessi indici analitici (dei mittenti, dei destinatari, dei nomi, dei luoghi, delle opere citate) che lo rendono anche un’opera di facile e proficua consultazione.