Sinossi

A cura di Felicita Audisio e Alessandro Savorelli La Biblioteca Roncioniana, istituita dal nobile pratese Marco di Emilio Roncioni per la pubblica lettura, fu aperta nel 1722 in alcuni locali dell'antico episcopio. Venne, in seguito, costruito un edificio ex novo su progetto di Antonio Saller, arricchito da affreschi di Luigi e Stefano Catani. Per la vastità delle raccolte e per il pregio dei codici, la Roncioniana è la biblioteca di conservazione più importante della provincia di Prato. Ebbe illustri bibliotecari quali Innocenzo Buonamici, Luigi Sacchi, Ferdinando Baldanzi e Giovacchino Limberti. La Biblioteca ha carattere storico, letterario con una particolare attenzione alla storia locale. Fra le importanti collezioni si ricordano pregevoli manoscritti del XII secolo, le carte del giurista Gemignano Inghirami e dell'erudito e letterato Cesare Guasti.La Fondazione Marco Roncioni promuove convegni, conferenze e mostre; dal 2001 pubblica un periodico d'informazione bibliografica (Bollettino Roncioniano). Il volume contiene gli interventi della giornata di studio Eugenio Garin. Il percorso storiografico di un maestro del Novecento, svoltasi a Prato nel maggio 2002, per iniziativa della Biblioteca Roncioniana, in occasione del 93° compleanno di Eugenio Garin (col patrocinio dell'Università di Firenze e della Scuola Normale di Pisa, dell'Accademia nazionale dei Lincei, dell'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, dell'Accademia toscana La Colombaria e del Gabinetto Vieusseux, e col sostegno del Comune e della Provincia di Prato).Claudio Cesa, Giuseppe Galasso, Ugo Dotti, Cesare Vasoli, Maurizio Torrini e Guido Oldrini tracciano un bilancio dell'opera di Garin: storico, maestro ed intellettuale che a buon diritto, per la lezione di ricerca e di metodo svolta nell'arco di un settantennio, può essere definito un classico della cultura del secolo appena trascorso.