Il saggio ripropone la figura di un protagonista della cultura italiana della prima metà del Novecento, Ugo Ojetti (1871-1946), alla luce del suo impegno come critico d'arte. Vengono presentati i momenti salienti della sua vastissima attività in questo campo, dalla partecipazione alla rivista «Il Marzocco» alla fine del secolo fino alla fondazione di «Dedalo» nel 1920, attraverso gli interventi sul «Corriere della Sera», di cui fu una delle firme più prestigiose. In un continuo confronto con le idee di altre personalità (Conti, Melani, Soffici, Lionello Venturi, Longhi, Piacentini) l'autrice suggerisce una rilettura critica dei concetti di nazionalità, tradizione e modernità, quale tramite per una rinnovata interpretazione di alcuni snodi fondamentali della storia dell'arte e della cultura italiana nel tempo.
Giovanna De Lorenzi, allieva di Carlo del Bravo, insegna Storia dell'arte contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze.