Sinossi

Con testo a fronte Bella e dannata, sexy e infantile, sposata e sciupamaschi, indifesa ed esibizionista, plurisuicida con un incrollabile senso dell'umorismo, Anne Sexton è stata la più scandalosa ed eversiva poetessa americana negli anni cruciali della rivoluzione culturale, sessuale e femminista e della guerra contro il Vietnam. Le sue Poesie d'amore, scritte nel '68 e dintorni - che valsero all’autrice il conferimento del prestigioso Premio Pulitzer - nacquero per ribaltare i canoni romantici della lirica d'amore e scandalizzare la borghesia benestante e appagata dell'American Dream e della mistica della femminilità della casalinga segregata e appagata dal suo ruolo. La scelta antologica di Poesie su Dio intende invece testimoniare un’esperienza poetica, tanto fondamentale quanto sconvolgente, di destituzione e riscrittura femminile dell’idea occidentale contemporanea del sacro. Anne Sexton fu atea, tuttavia soffrì, per patologia e cultura, di devastanti sensi di colpa nei confronti della cultura maschile sessista dominante, trascinando lungo tutto il suo itinerario poetico il pensiero perdente della ricerca di un Dio Padre e Amante. Alla denuncia della mentalità ipocrita puritana e del suo grigio benpensantismo che riduce l’etica cristiana alla quotidiana moralità dei buoni sentimenti familiari e al rispetto delle regole di convenienza borghese si contrappone l’anelito liberatorio ad un irraggiungibile misticismo cattolico. Ma il dilemma che si svolge nei monologhi confessional delle Poesie su Dio è più etico e psicologico-esistenziale che di fede religiosa in una trascendenza impossibile.

Autore

Anne Sexton (Newton, 9 novembre 1928 – Weston, 4 ottobre 1974) è stata una scrittrice e poetessa statunitense.