Un altro mondo

Capì che il tormento non avrebbe avuto mai fine. No, non poteva ritornare nella città. Crollò il capo come se avesse ricevuto un colpo e guardò l’acqua di sotto. Faceva freddo: l’acqua doveva essere gelida.Nero lui, nera l’acqua. Un altro mondo è quello in cui il batterista nero Rufus vive, un altro mondo rispetto a quello dei suoi amici bianchi. Un mondo diviso in due, dunque, come divisa in due è la città di New York, attraversata dal fiume che ne riflette le luci. È infatti una New York ostile e feroce a fare da sfondo alle vicende dei personaggi, la New York degli anni '60 lacerata dal problema razziale e divisa tra le varie etnie che nessun ponte può ricongiungere. Neanche l'amore e l'amicizia riescono a colmare le distanze, tanto che la storia d'amore tra Rufus e Leona, una bianca proveniente dal sud, porterà entrambi alla distruzione.Ma alla ricerca disperata di amore e di se stessi sono tutti i personaggi attraverso cui viene ricostruita la storia di Rufus. Tramite questa ricerca tentano di espiare le colpe del loro passato, che riaffiorano come ricordi lontani.A fare da colonna sonora all'intero romanzo è il jazz, non solo con le canzoni di Bessie Smith e con le descrizioni delle jam session, ma con il ritmo interno della scrittura, con la sua pulsazione disincantata eppure tormentata.