A cura di Massimo Bonifazio, Daniela Nelva, Michele Sisto Il saggio è il genere dialogico per eccellenza. Kraus, Lukács, Adorno, Benjamin, Marcuse, Enzensberger, Thomas Mann, Hannah Arendt, Ingeborg Bachmann, Christa Wolf, Ulrike Meinhof, W. G. Sebald e molti altri intellettuali tedeschi hanno scelto la scrittura saggistica per uscire allo scoperto e confrontarsi con la loro epoca. Questo volume, che completa idealmente la serie iniziata con Il romanzo tedesco del Novecento (1973) e proseguita con Poesia tedesca del Novecento (1990), intende essere un portolano, un agile strumento di studio e di consultazione per individuare radici, filiazioni e percorsi di opere il cui influsso sulla storia e sulla cultura del secolo scorso è stato spesso dirompente. Affrontando problemi che ancora oggi sono tutt’altro che esauriti – la memoria, l’utopia, l’idea di nazione, lo statuto dell’arte, la ferita di Auschwitz, il ruolo dell’intellettuale, la Aufklärung e il progetto della modernità – i quarantasei saggi qui presentati danno il senso di quanto la cultura tedesca sia vitale, reattiva, ricca di fascino. INDICEInferno IV. Limbus, Volker Braun - György Lukács, L'anima e le forme, Maurizio Pirro - Lily Braun, Memorie di una socialista, Guido Massino - Alfred Döblin, Anima e corpo, Giulia Cantarutti - Thomas Mann, Considerazioni di un impolitico, Massimo Bonifazio - Walter Benjamin, Le affinità elettive, Alberto Destro - Karl Kraus, Untergang der Welt durch schwarze Magie, 1922, Anton Reininger - Georg Lukács, Geschichte und Klassenbewußtsein, 1923, Jochen Vogt, Egon Erwin Kisch, Il reporter scatenato, Antonella Gargano, George Grosz / Wieland Herzfelde, L'arte è in pericolo, Giulio Schiavoni - Else Lasker-Schüler, Ich räume auf!, 1925, Ursula Isselstein