Sinossi

Per abitare l’esilio raccoglie per la prima volta in volume l’intera produzione degli articoli di María Zambrano pubblicati durante il suo esilio a Roma (1953-1964), fra cui i fondamentali scritti Diotima, I sogni e il tempo, Epoche di catacombe, Lettera sull’esilio, Perché si scrive. Ad essi si aggiungono gli articoli inviati dal suo soggiorno svizzero agli amici italiani quale collaborazione alle loro imprese editoriali. Tra questi: La fiamma, Lo specchio di Atena, L’educazione per la pace, Il freudismo, testimone dell’uomo contemporaneo.Senza dubbio una delle figure più originali della filosofia del Novecento, la Zambrano abbandonò la Spagna dopo l’instaurazione della dittatura franchista. Consapevole che tutta la sua vita e tutto il suo pensiero non erano stati altro che un tentativo di abitare l’esilio, dichiarò, al suo ritorno nel 1984 nella nuova Spagna democratica: «Amo il mio esilio».Testimonianza diretta degli anni romani, ricchi di stimoli intellettuali e di amicizie con personaggi come Elena Croce, Elsa Morante, Cristina Campo, Elémire Zolla, questa raccolta offre al lettore un modo per avvicinarsi alla molteplicità di interessi e suggestioni racchiusi nell’opera zambraniana.

Autore

María Zambrano (1904-1991), allieva e assistente di José Ortega y Gasset, fu figura di spicco della vita culturale spagnola degli anni ’30. Passò gran parte della sua vita in esilio, prima in Messico e a Cuba, poi a Parigi, Roma e infine a La Pièce, in Svizzera. Tra le sue opere ricordiamo: Filosofía y poesía (1939), La agonía de Europa (1945), El hombre y lo divino (1955), España, sueño y verdad (1965), Claros del bosque (1977), De la aurora (1986)._x000D_  _x000D_ _x000D_