Sinossi
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Verso la metà del XII secolo, un ancora per noi sconosciuto autore – probabilmente un monaco cisterciense – raccolse in un libro tutto il sapere allora noto, tanto dei classici quanto della tradizione cristiana, sulla cruciale questione di cosa l’anima sia, quale sia la sua essenza, quali le sue facoltà, quale il suo rapporto con il corpo e quale quello con la sua parte più alta – lo spirito, appunto – in relazione con Dio. Per molto tempo creduto opera di sant’Ago¬stino, di cui in effetti utilizza molte pagine, il Liber de spiritu et anima godette di grandissi¬ma fortuna, fornendo il materiale necessario alla discussione sull’anima, in un tempo in cui la nuova scienza di impronta aristotelica cominciava ad affacciarsi sulla scena culturale dell’Occidente. Come si può leggere qui nell’Appendice, lo stesso Tommaso d’Aquino lo cita, con approvazione o no, moltissime volte. Il fine che l’anonimo autore si proponeva, infatti, era senza dubbio quello di consegnare al suo tempo una sintesi delle conoscenze disponibili sull’argomento, quasi una sorta di manuale, ma anche, e probabilmente in primo luogo, quello di far presente la ricchezza di esperienza che proveniva dalla tradizione mistica monastica, cui era ben nota la realtà spirituale dell’anima, che rischiava di andare perduta. Il Liber de spiritu et anima, qui presentato nella prima traduzione italiana, è perciò di grande importanza, tanto storica, quanto filosofica. In un tempo quale quello attuale, in cui le neuroscienze ci pongono di fronte al cosiddetto body-mind problem e a tematiche assai simili a quelle affrontate in questo straordi¬nario testo, mentre anima e spirito sembrano concetti obsoleti, il suo interesse è infatti duplice: imprescindibile sotto il profilo della storia della scienza e delle idee, ma anche sotto quello, ben più importante, della conoscenza di sé stessi.

Indice

INDICE GENERALE
Introduzione
Abbreviazioni bibliche
Nota di traduzione
Nota bibliografica de spiritu et anima
Prefazione
I Cosa sia l’anima. La ragione. Il ragionamento
II L’anima comprende sé stessa
III Di cosa consti l’uomo
IV Le facoltà dell’anima. Le quattro passioni
Le quattro virtù. Le cinque facoltà dell’animo
V Confronto delle virtù dell’anima con i cori angelici
VI Le vestigia della Trinità nell’anima
VII L’anima è atta a ricevere tutto
VIII Ancora sull’anima
IX Il duplice senso dell’uomo
X Lo spirito
XI Perché si chiama mente. Differenza tra senso e immaginazione. Dimensione dell’anima. Sapienza. Prudenza
XII Il senso e la sua funzione
XIII Definizione di anima. Azioni. Semplicità. Facoltà. Forze
XIV L’amicizia tra anima e corpo. Tre mirabili congiunzioni. Il bene del corpo e quello dell’anima
XV Il corpo governato dall’anima. Composizione del corpo. Cosa derivi dal suo giusto equilibrio o dalla sua confusione
XVI L’eccellenza dell’anima adornata dalla carità
XVII Esortazione all’amore di Dio
8 XVIII L’anima vita del corpo. Come l’anima sia immortale e mortale, incorporea e corporea. In che modo l’anima è nel corpo
XIX Compie tutta intera quello che compie
XX Le forze dell’anima per le virtù e contro i vizi. Le virtù sacramentali. Con quali si unisca a Dio e con quali al corpo. La forza naturale dell’anima
XXI La forza vitale
XXII La forza animale, che è triplice
XXIII Quante facoltà cognitive vi sono nell’anima. I sogni lascivi
XXIV Cosa l’anima sia, e cosa non sia. Tre generi di visioni. Quali nocive per falsità, l’estasi. Altri generi di visione .
XXV I cinque generi di sogni. Da dove deriva la loro diversità
XXVI Degli spettri .
XXVII Cosa possano nello spirito umano gli spiriti angelici
XXVIII L’esperienza e le arti dei demoni nell’ingannare
XXIX Le apparizioni dei morti. Essi non sanno cosa avvenga qui. Da dove apprendono
XXX L’anima non cresce. Dove sia o cosa faccia, una volta spogliatasi della carne
XXXI L’uomo è mortale. I sensi impediscono che conosca sé stesso
XXXII Niente più noto alla mente di sé stessa. Unione dell’anima al corpo. Come l’anima scenda nel corpo. Come da esso risalga. Meditazione. Contemplazione
XXXIII La materia del corpo. Come si formino le sensazioni e l’immaginazione. Cosa sia l’immaginazione. Lo spirito corporeo
XXXIV Senso. Memoria. Mente. Spirito. Animo è lo stesso che anima. Ragione. Chi si elevi a Dio con l’anima. Mirabile divisione dell’anima. La mente immagine di Dio
XXXV La dignità della condizione umana. L’uomo in quanto immagine di Dio. Ancora sull’immagine di Dio nell’anima. Fino a che punto l’anima rechi in sé l’immagine di Dio
XXXVI Comparazione tra l’anima e Dio
XXXVII L’anima città di Dio. I cittadini di quella città. Consiglieri. Cavalieri. Popolo. Le tre potenze dell’anima secondo Platone e i medici. Ragione. Intelligenza. Memoria. Inclinazione
XXXVIII Definizione delle potenze dell’anima
XXXIX Perché l’anima ad immagine e somiglianza di Dio
XL Infelicità dell’anima che si separa da Dio. Si separa dalla somiglianza, ma non dall’immagine di Dio. Le anime non sono generate
XLI Le anime sono create nel tempo. Dalla prima creazione non c’è nessuna nuova creazione di materia. Il peccato originale si contrae attraverso la carne. Necessità del battesimo
XLII Perché l’anima è data ai non battezzati. Quale sia la natura. L’alito della vita
XLIII Natura dell’anima. La morte dell’uomo
XLIV L’anima è invisibile. La ragione è lo specchio in cui può vedere Dio
XLV La triplice condizione degli esseri ragionevoli. La triplice forza dell’anima. Cosa è l’amore
XLVI La diversa sorte della creatura razionale.A che fine sono date all’anima quattro inclinazioni. A che fine la ragione
XLVII L’uomo tra mondo e Dio
XLVIII Origine delle anime. Arbitrio. Elezione
XLIX Il senso anche nell’uomo interiore. Dedicarsi alla meditazione
L Meditazione. Conoscenza, compunzione. Devozione. Preghiera. Affetto. La conoscenza di sé è da anteporsi a quella delle altre cose
LI Attenzione ed esame di sé. Pensieri viziosi
LII Tre gradi di conoscenza. L’allargamento della mente. L’elevazione della mente. L’alienazione della mente. La mente dell’uomo è uno specchio, ma oscurato dal peccato. Come deve essere pulito
LIII Le due cose necessarie per conoscere sé stesso. L’uomo è polvere e cenere. Quanto dobbiamo alla grazia di Dio. Questa conoscenza produce umiltà, amore ecc.
LIV Il duplice bene dell’uomo. Il duplice senso. L’intenzione delle azioni. Conoscenza della Trinità con la guida della ragione
LV I nomi della Trinità sono quelli della pietà. La felicità della vita eterna
LVI Lo spirito intellettuale. Vita e morte dell’anima. Gravità delle pene eterne. Pena principale
LVII La prudenza nel cercare il bene e nel guardarsi dal male. Meditazione della gioia eterna. La perfetta felicità. Occupazioni e doni
LVIII Ci si rallegra con i pii che godono Dio. Non possono descrivere il loro gaudio a chi non ne ha esperienza
LIX Deplora le sue miserie. Invoca i santi. Da dove viene la mutevolezza della mente, e cosa ci insegna
LX La necessità di ricondurre la mente alle realtà celesti. Aspirazione a ciò. La gloria del cielo. I godimenti dei cittadini del cielo

LXI Sette gradi di azione nell’anima. Contemplazione della verità. Religione vera
LXII Come deve essere l’anima
LXIII Cercare Dio. Chi è Dio. L’immagine di Dio nella nostra mente
LXIV Esortazione al pensiero del bene supremo. In lui sono tutti i beni
LXV Triplice godimento di Dio nei beati. Nei beati viene soddisfatta la triplice potenza dell’anima. Le quattro doti del corpo glorioso. Immortalità. Impassibilità. Vivacità. Bellezza .
appendice

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