Sinossi
  • Leggi le prime pagine Leggi le prime pagine Leggi le prime pagine

«Spiritus intus alit totamque infusa per artus / mens agitat molem et magno se corpore miscet» (Aen. 6, 726-727) sono i versi del sesto libro dell’Eneide che aprono il discorso di Anchise ad Enea sulla natura e sul destino delle anime. Essi costituiscono un preambolo cosmologico, ispirato alla fisica stoica, dell’escatologia pitagorico-platonica sul ciclo di vita, morte e reincarnazione delle anime individuali. La loro fortuna nella storia del pensiero occidentale è vastissima e questa monografia ne tenta una ricostruzione, sia documentando in numerosissimi autori la diffusione del passo virgiliano dalla tarda antichità all’Illuminismo sia esaminando i temi filosofici che sono intrecciati alla ricezione del passo, in particolare il dinamismo e l’ordine della natura e l’animazione cosmica. L’indagine è concentrata sulla presenza del topos in età moderna, con particolare approfondimento sul pensiero inglese. A questa parte centrale della ricerca sono premessi due capitoli introduttivi, il primo sulla cosmologia filosofica del discorso di Anchise e il secondo sulla ricezione tardoantica e medievale del passo. L’indagine sulla ricezione di lungo periodo dell’adagio virgiliano è ancorata al significato che i versi avevano nell’opera del poeta latino, tenendo conto dei risultati consolidatibr

Indice

INDICE GENERALE

Premessa Ringraziamenti Avvertenza Abbreviazioni

  • I. La cosmologia di Anchise
    • 1. L’insegnamento di Anchise
    • 2.La matrice stoica del passo cosmologico virgiliano
    • 3.Altri luoghi filosofici nelle opere di Virgilio
  • II.La ricezione tardoantica e medievale del passo virgiliano
    • 1. La ricezione tardoantica
    • 2. La ricezione medievale
  • III.L’adagio virgiliano nelle filosofie del Rinascimento da Ficino a Campanella
    • 1.Il platonismo rinascimentale
    • 2.Altre presenze nelle filosofie rinascimentali tra magia, neoplatonismo e naturalismo
    • 3.I teologi protestanti e il rifiuto dell’assimilazione
    • 4.Virgilio in Montaigne e in De Mornay
    • 5.Il Virgilio ‘pitagorico’ di Giordano Bruno
    • 6.Lo spiritus virgiliano in Campanella
  • IV. La presenza del topos nel Seicento e nel primo Settecento
    • 1. Il neostoicismo di Giusto Lipsio
    • 2. Virgilio nella filosofia naturale dei primi decenni del Seicento: Keplero, Sennert, Basson.
    • 3. Due ricezioni teologiche dissonanti: Suarez e La Mothe Le Vayer
    • 4. La critica teologica e scientifica dell’anima mundi
    • 5. Letture stoiche e materialistiche del passo di Virgilio tra Seicento e Settecento
    • 6. Virgilio «poeta teologo» in Giambattista Vico
  • V. La ricezione nel pensiero britannico in età moderna
    • 1. Il topos virgiliano tra novità e tradizione a inizio Seicento
    • 2. Virgilio tra filosofia e fisiologia
    • 3. Versioni virgiliane: John Boys e James Harrington
    • 4. Virgilio nei platonici di Cambridge: reinterpretazioni dell’anima mundi
    • 5. Le letture naturalistiche di Parker e Blount
    • 6. Discussioni sulla natura dell’anima: Stillingfleet, Locke e William Coward
    • 7. Ancora l’anima mundi contro il meccanicismo:
    • 8. Virgilio nel Settecento, da Shaftesbury a Erasmus Darwin
  • VI. Virgilio tra i philosophes
    • 1. La ricezione naturalistica e materialistica
    • 2. Al servizio del deismo: Maupertuis e Voltaire
    • Considerazioni conclusive Bibliografia Indice dei nomi
Autore

Brunello Lotti è professore di Storia della filosofia presso l’Università di Udine. Autore di uno studio su Ralph Cudworth e l’idea di natura plastica (Udine 2004), ha esplorato soprattutto il pensiero inglese di età moderna, con particolare attenzione sia alla corrente neoplatonica, sia al rapporto tra filosofia della natura e teologia, temi sui quali ha pubblicato numerosi saggi. Insieme con Chiara Giuntini ha curato l’edizione di Scienza e teologia fra Seicento e Ottocento (2006), volume di studi in ricordo di Maurizio Mamiani nel quale compare un suo saggio su Filosofia naturale e teologia nello Scholium generale di Newton. Lotti è membro del gruppo di ricerca del progetto nazionale PRIN, dedicato alla diffusione del paradigma cartesiano nella cultura europea.