Sinossi

Durante i suoi quasi sessant’anni di carriera, l’acclamata poeta Eavan Boland è diventata nota per la sua squisita capacità di intrecciare mito, storia e vita quotidiana di una donna comune, in una poesia affascinante. Voce essenziale sia nella letteratura femminista che in quella irlandese, elogiata per la sua “precisione tagliente” e per la “straordinaria simpatia e calore umano” (J.D. McClatchy). Il suo ultimo volume, The Historians, è il culmine dei suoi temi distintivi, ed esplora i modi in cui le storie nascoste, a volte del tutto cancellate, della vita delle donne possono farci ripercorrere e rivedere il nostro senso del passato. Due donne bruciano lettere in un cortile. Un poeta morto troppo giovane. La parabola di una madre per sua figlia. Boland ascolta le donne che non hanno avuto un ruolo attivo nel modo in cui le loro storie sono state raccontate. Queste narrazioni straordinarie e intime si rivolgono al futuro attraverso la memoria, la rabbia e l’amore in modi che mettono in discussione il resoconto ufficiale che chiamiamo storia.

Autore

Nata a Dublino nel 1944, Eavan Boland ha vissuto e studiato in Irlanda, a Londra e a New York. La sua prima raccolta poetica è uscita nel 1967 e la sua ultima, Domestic Violence, nel 2007. Tra queste due date ha pubblicato numerose raccolte poetiche, saggi di critica letteraria e curato importanti antologie poetiche, ed è riconosciuta come una delle voci più significative e importanti della letteratura irlandese contemporanea. Sue poesie e saggi appaiono regolarmente su «The New Yorker», «American Poetry Review» e «Irish Times».

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