Domenico Sacco

Comunisti e socialisti italiani nella prima Repubblica (1948-1994)

Alcune questioni tra tradizione e innovazione politica

Collana: Biblioteca di Nuova Storia Contemporanea, 75
2022, 334 pp.
ISBN: 9788893663304

Edizione cartacea

  • Brossura € 28,00  € 26,60

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Sinossi

Oggi è possibile affermare che in Europa il Partito Comunista non esiste più e che anche il socialismo è generalmente in crisi. Ma come si è giunti a questa evoluzione storica? La crisi della socialdemocrazia e della società del lavoro è attribuita, nel mondo moderno, alla complessità crescente della società avanzata. Resta da analizzare il percorso che ha portato a questa condizione. L’obiettivo di questo studio, pertanto, è duplice: in primo luogo, ricostruire la linea politica del Partito comunista e del Partito socialista in merito ai loro specifici rapporti nell’Italia della prima Repubblica attraverso approfondimenti relativi ad alcune tematiche significative; in secondo luogo, avanzare delle proposte di interpretazione di quelle politiche, per provare a comprenderne le ragioni e l’evoluzione. Sostenuta da una articolata bibliografia, anche internazionale, questa ricerca utilizza soprattutto documenti editi quali programmi di partito, atti di congressi, articoli e pubblicazioni di dirigenti comunisti e socialisti, con alcuni riferimenti ai verbali del Consiglio dei Ministri e ai documenti diplomatici italiani e statunitensi.

Autore

Domenico Sacco è professore associato di Storia Contemporanea e di Storia dell’Europa Contemporanea nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, dove è stato coordinatore del Dottorato di Ricerca in Ermeneutica della Storia. Attualmente si occupa dei movimenti politici nel Novecento e del rapporto tra Stato liberale ed emigrazione. Tra i suoi volumi più recenti: Classi popolari e movimenti politici (2011); La politica nel Novecento (2012); Istituzioni politiche ed emigrazione (2017).