Sinossi

Un libro di poesia che non è soltanto un libro di poesia, ma un singolare viaggio metaletterario tra suggestioni iniziatiche e alchemiche, virate cosmologiche e psichedeliche, momenti introspettivi e squarci drammatici. Alternando inglese e italiano con plurimi innesti di altre lingue, questa opera-labirinto valica i tradizionali confini tra lingua originale e lingua della traduzione, e mescola insieme – attraverso gli strumenti del cut-up e dell’arte combinatoria – espressioni desuete, gerghi, slang, pidgin, frasi e ideogrammi arricchiti o vicendevolmente esautorati di significato. La struttura poematica, che fa pensare ai Cantos di Ezra Pound, si snoda in 198 «stanze», all’interno delle quali il lettore è risucchiato grazie alla forza ipnotica della scrittura di Vanni Santoni.

Autore

Vanni Santoni (1978), dopo l’esordio con Personaggi precari, ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Gli interessi in comune (Feltrinelli 2008, Laterza 2019), Se fossi fuoco arderei Firenze (Laterza 2011), La saga di Terra ignota (Mondadori 2012-17), Muro di casse (Laterza 2015), La stanza profonda_ (Laterza 2017, candidato al Premio Strega), I fratelli Michelangelo (Mondadori 2019), oltre al saggio La scrittura non si insegna (minimum fax 2020). Scrive sul «Corriere della Sera», «Linus», «Internazionale» e altre riviste. Il suo ultimo romanzo, La verità su tutto, è uscito per Mondadori nel gennaio 2022.

Recensioni