Sinossi

Insieme a La casa di Bernarda Alba (1936) e Bodas de sangre (1933), Yerma (1934) fa parte di quella che viene comunemente denominata “trilogia rurale”. Sono opere in cui Lorca porta in scena le donne dei villaggi spagnoli del primo Novecento, con le loro vite condizionate dal ruolo subalterno imposto dalla società e dalla morale dell’epoca, e dalla frustrazione dei loro desideri più profondi. Grazie a una sapiente scrittura e a un tessuto intriso di lirismo, divengono presto essenza ancestrale e archetipi che conferiscono al dramma la dimensione mitica necessaria a sollevarle dal particolare all’universale. Yerma, il cui nome significa “terra arida”, racchiude nel suo antroponimo la propria condanna: è la vittima della morale comune ma, allo stesso tempo, è la protagonista del suo desiderio. Non accetta di uniformarsi alle convenzioni sociali e culturali dominanti e insegue la voce imperiosa del proprio istinto che la condurrà, nella risoluzione finale, a un gesto radicale: Yerma si libera dall’ossessione della sterilità, ma non dalla sua tragedia personale.

Autore

Federico García Lorca (Fuente Vaqueros, Granada, 5 giugno 1898 - strada da Víznar ad Alfacar, Granada, 19 agosto 1936) è stato poeta, drammaturgo, musicista e pittore. Membro della Generazione del ’27, è una delle personalità più influenti e carismatiche della letteratura del XX secolo. Agli inizi della sanguinosa guerra civile spagnola, tornato nella sua Granada, fu arrestato e fucilato dai franchisti senza alcun processo. Prima vittima illustre di quelle tristi pagine di storia, è sicuramente il poeta spagnolo più conosciuto e rappresentato al mondo.