Gaetano Bono

Meglio separate

Un’inedita prospettiva sulla separazione delle carriere in magistratura

Prefazione di Alessio Lo Giudice

Collana:
2023, 130 pp.
ISBN: 9788893664394

Edizione cartacea

  • Brossura € 15,00  € 14,25

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Sinossi
  • Anteprima: "I miti da sfatare" Anteprima: "I miti da sfatare" Anteprima: "I miti da sfatare"

Oggi i tempi sembrano maturi per arrivare a quella separazione delle carriere di cui si discute da almeno trent’anni, alla quale i magistrati sono da sempre unanimemente contrari, quantomeno nel pubblico dibattito.
Ma è proprio un magistrato che – analizzando il tema senza pregiudizi, disvelando dall’interno i meccanismi di funzionamento degli uffici giudiziari e avanzando proposte originali – cerca di superare ogni dogmatismo e di far comprendere quale sia la vera posta in gioco che sta dietro le diverse tesi favorevoli e contrarie alla separazione delle carriere.
Meglio separate come cartina di tornasole da utilizzare per valutare se le riforme, presenti e future, siano rispettose dei fondamenti della nostra democrazia oppure se rechino insidie che potrebbero aprire la strada a derive illiberali o autoritarie.
Risulterà chiaro che la separazione delle carriere potrà avere molteplici effetti positivi – tra cui un miglioramento nella specializzazione di giudici e pubblici ministeri e una maggiore coerenza con l’idea di processo accusatorio – a condizione che essa venga inserita in un più ampio contesto di riforma e modernizzazione del sistema giudiziario e che vengano salvaguardate le attuali garanzie costituzionali della magistratura, nonché l’indipendenza del PM dal potere politico e la sua cultura della giurisdizione.

Autore

Gaetano Bono, nato ad Avola nel 1983, in magistratura dal 2013, è Sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Crotone dal 2015 al 2018 e poi presso quella di Siracusa fino al 2022, è attualmente il più giovane Sostituto procuratore generale in servizio, svolgendo dal dicembre 2022 funzioni requirenti di secondo grado presso la Procura Generale della Repubblica di Caltanissetta dove, tra le altre cose, segue processi in materia di criminalità organizzata di stampo mafioso a carico di appartenenti a Cosa Nostra dei territori di Caltanissetta, Gela ed Enna. Già componente della giunta ANM di Catania, sin dal 2015 si è distinto per avere preso pubblicamente posizione contro le degenerazioni del correntismo e del carrierismo nella magistratura.