Motivazione POESIA TFR
Motivazione Bando Poesia "Work/Lavoro"
Un verso della poesia di Carretta compie un’azione, sono proprio le parole a compierla e non il soggetto protagonista, e non chi ha scritto la poesia. Il verso tira la giacca ai capi che il personaggio poetico vorrebbe essere. Tirare la giacca significa chiedere attenzione, qui significa ogni tanto volersi sostituire al capo per respirare. Marco Carretta scrive un testo all’apparenza molto semplice ma che in realtà contiene diversi strati di complessità. Tutto o quasi è da ricondurre allo sguardo, a come si guarda la vita, in questo caso la vita lavorativa, e i due omaggi a Eduardo De Filippo e a Luigi Di Ruscio sanno di buono, sanno di condivisione, sanno di dichiarazione. In questa poesia c’è un palcoscenico, c’è il pubblico pagante e c’è chi va in scena, e il palco è una fabbrica, un megastore, un centro commerciale, quello che ci pare; e il pubblico è chi paga e che quando paga vuole il prodotto, senza porsi troppe domande. Chi va in scena è chi si piega ogni giorno sotto la fatica e sotto il comando, che al posto di tirare la giacca viene tirato. Chi va in scena scrive. Si sta in bilico e nel gioco lavoro / scrittura, si osserva una sopravvivenza, il poeta può andare oltre il testo e il tempo, le parole possono raccontare e trasformare la fatica in qualcos’altro, fuori dall’orario di un cartellino, fuori dai giorni così come li ripetiamo, fuori dalla stanchezza.